A distanza di giorni d’uso, non capisco l’esultanza che accompagna il possesso di questo terminale, nonostante prima di averlo mi fossi anche io fatto contagiare.
Spiego brevemente perché, e lo faccio usando la frase di una nota pubblicità:
“la potenza è niente senza controllo”.
Premetto che mi definisco un power user perché sono anni dentro il mondo della telefonia, dell’informatica e dei dispositivi di convergenza; possiedo attualmente anche un Samsung Galaxy S3 e un Asus Nexus 7 e il confronto inevitabilmente utilizza i terminali che possiedo come paragone.
Perché ho pensato al Mi-2 possedendo già un top di gamma come L’S3? Perché pur non avendo esattamente le mani piccole, detesto le dimensioni gigantesche dell’S3 e attualmente non c’è nessun altro terminale che accompagni uno schermo di dimensioni ragionevoli con delle caratteristiche tecniche decenti. Per caratteristiche tecniche decenti intendo una risoluzione di 1280x720 pixel, un processore che consenta una esperienza android fluida e una fotocamera che sia quantomeno usabile. L’unico terminale che si poteva adattare alle mie esigenze e che era reperibile in commercio era il Sony Xperia S; purtoppo le dimensioni totali non così contenute, l’assenza o quasi di supporto da parte di Sony e la batteria sottodimensionata mi hanno convinto a rivenderlo tempo fa.
Lo Xiaomi Mi-2, al contrario di altri terminali, è esteticamente gradevole e le dimensioni sono decisamente contenute. Le finiture sono da primo della classe: nessuno scricchiolio e pesa il giusto per stare comodamente in mano senza sembrare un giocattolo. Peccato per i tasti funzione non retroilluminati; c’è da notare però che i simboli sono ben visibili alla luce e la loro stampa è perfetta e situata sotto il vetro e non sopra, come altri telefoni cinesi di qualità inferiore.
Lo schermo a primo acchito stupisce per colori e contrasto. Dal menù di sistema è possibile anche regolare il bilanciamento del bianco e la saturazione. Peccato che a bassi livelli di luminosità si veda un alone giallognolo nella parte bassa dello schermo. Credo sia un problema comune per questo tipo di display, ed è esattamente lo stesso difetto dello schermo dell’Xperia S; del resto sono due pannelli estremamente simili.
Le note dolenti arrivano quando si parla di audio in capsula e dal viva voce. Premetto per dovere di cronaca che il Galaxy S3 che uso ha un kernel modificato, una rom ottimizzata e che ho anche inserito svariati tweaks (la rom è basata sulla stock 4.1.1 come anche il kernel 3.0.31).
L’audio in chiamata è basso, e nel confronto con l’S3 con il tweak del default_gain.conf ne esce sconfitto in modo clamoroso. Anche in conversazione mi è stato confermato da più parti che l’audio dal microfono del Mi-2 risulta essere più basso e meno incisivo.
Il vivavoce, anche al massimo del volume, è praticamente inutilizzabile in macchina o in ambienti un minimo rumorosi. A parte il volume, la sensazione è che rispetto all’S3 la qualità dell’altoparlante esterno sia però migliore nel Mi-2 con un suono più corposo e definito. Devo dire ad onor del vero che l’uso dell’altoparlante esterno per me si limita alle suonerie e al vivavoce; non ascolto musica dal telefono neanche in cuffia e non mi interessano i videogiochi. Per me la differenza la fa il volume e non la qualità; in questo campo purtroppo il Mi-2 è carente su tutti i fronti.
Nota positiva arriva dalla ricezione del segnale telefonico e soprattutto della wifi. Il Mi-2 si rivela estremamente sensibile e con una ricezione della wifi superiore a qualsiasi terminale abbia avuto fino ad ora. I test che ho fatto non si limitano all’indicatore nella barra delle notifiche, ma dall’osservazione accurata tramite l’app “Analizzatore WiFi”. Il Mi-2 vede reti che l’S3 non vede, dalla stessa identica posizione. Stessa cosa per il segnale telefonico; usando “Network Signal Info” ho notato una ricezione superiore all’S3 su stessa identica posizione. Anche l’effetto mano provoca un’attenuazione del segnale minima. Dal punto di vista radio devo dire che con il Mi-2 è stato fatto un ottimo lavoro.
L’esperienza d’uso e la batteria sono altre due note dolenti. Purtroppo il Mi-2 risente moltissimo della mancanza di recovery avanzate quali CWMR o TWRP. Possono essere fatte alcune modifiche, certo, ma niente di sostanziale. Il fatto che, a quanto ne so, tutto il progetto miui sia closed source, non depone a favore. In altre circostanze infatti, i maggiori problemi che riscontro sull’audio sarebbero stati risolti dalle svariate community di sviluppatori come è successo con il Galaxy Nexus e più recentemente sul Galaxy S3.
Il mondo di miui è oltretutto un eterno work in progress. Le rom sono sempre tutt’altro che stabili e anche le funzioni principali possono essere messe a rischio da un aggiornamento; si assiste a touch screen che non funzionano più o, come nel mio caso, il microfono completamente morto.
Serve a poco avere un cuore Qualcomm S4 Pro se poi il software chiaramente non lo sfrutta. A me non interessano i benchmark o i videogiochi; non mi interessa sapere di avere il terminale più potente in commercio. A me interessa l’esperienza d’uso, l’assenza di lag, gli scroll veloci e senza impuntamenti. In questo campo il Mi-2 è indietro rispetto all’esperienza d’uso del mio S3. Analogamente a quanto succedeva con il Galaxy Nexus che, pur avendo punteggi nei benchmark non esattamente da primo della classe, offriva una velocità per l’utente che non aveva paragoni anche di fronte a terminali molto più potenti, il Galaxy S3 risulta più veloce e reattivo pur avendo un punteggio su Antutu inferiore di quasi 6.000 punti.
La durata della batteria poi lascia un po’ l’amaro in bocca; lo schermo, anche con luminosità minima, la divora letteralmente. E’ vero che dipende anche dalla rom che si utilizza e da come si usano gli switch dei dati o della sincronizzazione automatica, ma devo dire che nonostante si cerchi di disabilitare tutte le connessioni quando non utilizzate e si cerchi di rimanere su ponti gsm, le cose non cambiano molto.
Sul Galaxy S3, avendo l’accortezza di usare il colore nero in ogni modo possibile (display amoled), si raggiungono, a partità di uso, durate superiori di anche 7-8 ore. Ovviamente questo riguarda il mio uso personale e non è detto che questa mia constatazione pratica sia condivisa da tutti.
La fotocamera è più che buona, senza dubbio, ma niente di più. Le prestazioni in condizioni di scarsa luminosità sono incredibili, è vero, ma l’approccio alla riduzione del rumore è così aggressivo da cancellare ogni dettaglio. Il Galaxy S3 non arriva a certi livelli di luminosità ma restituisce molti più dettagli. Sugli scatti con il flash led il Samsung vince a mani basse; luce molto più potente, esposizione più accurata e bilanciamento del bianco corretto. Il Mi-2 tende ad avere aree sovraesposte, soprattutto in macro, e a restituire un bilanciamento del bianco non corretto tendente all’arancione. Il led dell’S3 ha anche maggiore portata essendo più luminoso e non di poco.
L’autofocus del Mi-2 spesso fa le bizze; a volte poco accurato, a volte estremamente lento.
In condizioni di luce ottimali, le differenze fra i due terminali si assottigliano e diventa difficile distinguerli.
Su buona parte degli scatti però, mi pare che l’S3 si comporti meglio sulla resa dei colori e del punto del bianco. La fotocamera frontale, per quel che può servire, è simile come resa; quella del Mi-2 però sembra leggermente meno sensibile alla luce.
Altro peccato del Mi-2 è l’assenza dell’NFC. Alcuni non lo usano e non lo useranno mai, ma io avevo preso l’abitudine di utilizzare i tag e scambiare dati dei contatti con i miei colleghi.
Ovviamente mi sono volutamente concentrato sui principali pro e contro senza soffermarmi sulle tante funzionalità aggiuntive che offre la presenza di miui. Chi la utilizza abitualmente sa perfettamente di cosa parlo e credo non sia necessario ribadire quanto in alcune cose sia superiore alle classiche rom AOSP.
In sostanza, per concludere, ribadirei per amore di chiarezza un concetto base e se volete anche banale: “il terminale perfetto non esiste”. Detto questo, se il Mi-2 avesse avuto un ambiente meno closed e una recovery come si deve, credo che i suoi difetti si sarebbero potuti se non altro ridurre al minimo. Ovviamente ad aiutare il processo non sarebbe stato male un lancio nel mercato globale e non limitato a quello cinese. Per ora credo che mio malgrado non mi rimangano altre alternative che tornare a quella padella gigantesca dell’S3 e vendere il Mi-2; mio malgrado e anche con grande dispiacere.
Alex.
Spiego brevemente perché, e lo faccio usando la frase di una nota pubblicità:
“la potenza è niente senza controllo”.
Premetto che mi definisco un power user perché sono anni dentro il mondo della telefonia, dell’informatica e dei dispositivi di convergenza; possiedo attualmente anche un Samsung Galaxy S3 e un Asus Nexus 7 e il confronto inevitabilmente utilizza i terminali che possiedo come paragone.
Perché ho pensato al Mi-2 possedendo già un top di gamma come L’S3? Perché pur non avendo esattamente le mani piccole, detesto le dimensioni gigantesche dell’S3 e attualmente non c’è nessun altro terminale che accompagni uno schermo di dimensioni ragionevoli con delle caratteristiche tecniche decenti. Per caratteristiche tecniche decenti intendo una risoluzione di 1280x720 pixel, un processore che consenta una esperienza android fluida e una fotocamera che sia quantomeno usabile. L’unico terminale che si poteva adattare alle mie esigenze e che era reperibile in commercio era il Sony Xperia S; purtoppo le dimensioni totali non così contenute, l’assenza o quasi di supporto da parte di Sony e la batteria sottodimensionata mi hanno convinto a rivenderlo tempo fa.
Lo Xiaomi Mi-2, al contrario di altri terminali, è esteticamente gradevole e le dimensioni sono decisamente contenute. Le finiture sono da primo della classe: nessuno scricchiolio e pesa il giusto per stare comodamente in mano senza sembrare un giocattolo. Peccato per i tasti funzione non retroilluminati; c’è da notare però che i simboli sono ben visibili alla luce e la loro stampa è perfetta e situata sotto il vetro e non sopra, come altri telefoni cinesi di qualità inferiore.
Lo schermo a primo acchito stupisce per colori e contrasto. Dal menù di sistema è possibile anche regolare il bilanciamento del bianco e la saturazione. Peccato che a bassi livelli di luminosità si veda un alone giallognolo nella parte bassa dello schermo. Credo sia un problema comune per questo tipo di display, ed è esattamente lo stesso difetto dello schermo dell’Xperia S; del resto sono due pannelli estremamente simili.
Le note dolenti arrivano quando si parla di audio in capsula e dal viva voce. Premetto per dovere di cronaca che il Galaxy S3 che uso ha un kernel modificato, una rom ottimizzata e che ho anche inserito svariati tweaks (la rom è basata sulla stock 4.1.1 come anche il kernel 3.0.31).
L’audio in chiamata è basso, e nel confronto con l’S3 con il tweak del default_gain.conf ne esce sconfitto in modo clamoroso. Anche in conversazione mi è stato confermato da più parti che l’audio dal microfono del Mi-2 risulta essere più basso e meno incisivo.
Il vivavoce, anche al massimo del volume, è praticamente inutilizzabile in macchina o in ambienti un minimo rumorosi. A parte il volume, la sensazione è che rispetto all’S3 la qualità dell’altoparlante esterno sia però migliore nel Mi-2 con un suono più corposo e definito. Devo dire ad onor del vero che l’uso dell’altoparlante esterno per me si limita alle suonerie e al vivavoce; non ascolto musica dal telefono neanche in cuffia e non mi interessano i videogiochi. Per me la differenza la fa il volume e non la qualità; in questo campo purtroppo il Mi-2 è carente su tutti i fronti.
Nota positiva arriva dalla ricezione del segnale telefonico e soprattutto della wifi. Il Mi-2 si rivela estremamente sensibile e con una ricezione della wifi superiore a qualsiasi terminale abbia avuto fino ad ora. I test che ho fatto non si limitano all’indicatore nella barra delle notifiche, ma dall’osservazione accurata tramite l’app “Analizzatore WiFi”. Il Mi-2 vede reti che l’S3 non vede, dalla stessa identica posizione. Stessa cosa per il segnale telefonico; usando “Network Signal Info” ho notato una ricezione superiore all’S3 su stessa identica posizione. Anche l’effetto mano provoca un’attenuazione del segnale minima. Dal punto di vista radio devo dire che con il Mi-2 è stato fatto un ottimo lavoro.
L’esperienza d’uso e la batteria sono altre due note dolenti. Purtroppo il Mi-2 risente moltissimo della mancanza di recovery avanzate quali CWMR o TWRP. Possono essere fatte alcune modifiche, certo, ma niente di sostanziale. Il fatto che, a quanto ne so, tutto il progetto miui sia closed source, non depone a favore. In altre circostanze infatti, i maggiori problemi che riscontro sull’audio sarebbero stati risolti dalle svariate community di sviluppatori come è successo con il Galaxy Nexus e più recentemente sul Galaxy S3.
Il mondo di miui è oltretutto un eterno work in progress. Le rom sono sempre tutt’altro che stabili e anche le funzioni principali possono essere messe a rischio da un aggiornamento; si assiste a touch screen che non funzionano più o, come nel mio caso, il microfono completamente morto.
Serve a poco avere un cuore Qualcomm S4 Pro se poi il software chiaramente non lo sfrutta. A me non interessano i benchmark o i videogiochi; non mi interessa sapere di avere il terminale più potente in commercio. A me interessa l’esperienza d’uso, l’assenza di lag, gli scroll veloci e senza impuntamenti. In questo campo il Mi-2 è indietro rispetto all’esperienza d’uso del mio S3. Analogamente a quanto succedeva con il Galaxy Nexus che, pur avendo punteggi nei benchmark non esattamente da primo della classe, offriva una velocità per l’utente che non aveva paragoni anche di fronte a terminali molto più potenti, il Galaxy S3 risulta più veloce e reattivo pur avendo un punteggio su Antutu inferiore di quasi 6.000 punti.
La durata della batteria poi lascia un po’ l’amaro in bocca; lo schermo, anche con luminosità minima, la divora letteralmente. E’ vero che dipende anche dalla rom che si utilizza e da come si usano gli switch dei dati o della sincronizzazione automatica, ma devo dire che nonostante si cerchi di disabilitare tutte le connessioni quando non utilizzate e si cerchi di rimanere su ponti gsm, le cose non cambiano molto.
Sul Galaxy S3, avendo l’accortezza di usare il colore nero in ogni modo possibile (display amoled), si raggiungono, a partità di uso, durate superiori di anche 7-8 ore. Ovviamente questo riguarda il mio uso personale e non è detto che questa mia constatazione pratica sia condivisa da tutti.
La fotocamera è più che buona, senza dubbio, ma niente di più. Le prestazioni in condizioni di scarsa luminosità sono incredibili, è vero, ma l’approccio alla riduzione del rumore è così aggressivo da cancellare ogni dettaglio. Il Galaxy S3 non arriva a certi livelli di luminosità ma restituisce molti più dettagli. Sugli scatti con il flash led il Samsung vince a mani basse; luce molto più potente, esposizione più accurata e bilanciamento del bianco corretto. Il Mi-2 tende ad avere aree sovraesposte, soprattutto in macro, e a restituire un bilanciamento del bianco non corretto tendente all’arancione. Il led dell’S3 ha anche maggiore portata essendo più luminoso e non di poco.
L’autofocus del Mi-2 spesso fa le bizze; a volte poco accurato, a volte estremamente lento.
In condizioni di luce ottimali, le differenze fra i due terminali si assottigliano e diventa difficile distinguerli.
Su buona parte degli scatti però, mi pare che l’S3 si comporti meglio sulla resa dei colori e del punto del bianco. La fotocamera frontale, per quel che può servire, è simile come resa; quella del Mi-2 però sembra leggermente meno sensibile alla luce.
Altro peccato del Mi-2 è l’assenza dell’NFC. Alcuni non lo usano e non lo useranno mai, ma io avevo preso l’abitudine di utilizzare i tag e scambiare dati dei contatti con i miei colleghi.
Ovviamente mi sono volutamente concentrato sui principali pro e contro senza soffermarmi sulle tante funzionalità aggiuntive che offre la presenza di miui. Chi la utilizza abitualmente sa perfettamente di cosa parlo e credo non sia necessario ribadire quanto in alcune cose sia superiore alle classiche rom AOSP.
In sostanza, per concludere, ribadirei per amore di chiarezza un concetto base e se volete anche banale: “il terminale perfetto non esiste”. Detto questo, se il Mi-2 avesse avuto un ambiente meno closed e una recovery come si deve, credo che i suoi difetti si sarebbero potuti se non altro ridurre al minimo. Ovviamente ad aiutare il processo non sarebbe stato male un lancio nel mercato globale e non limitato a quello cinese. Per ora credo che mio malgrado non mi rimangano altre alternative che tornare a quella padella gigantesca dell’S3 e vendere il Mi-2; mio malgrado e anche con grande dispiacere.
Alex.