Come tutte le multinazionali, anche Xiaomi si sta preparando a ridurre la propria impronta di carbonio, riducendo le emissioni lungo tutta la propria catena operativa. A questo proposito, ha presentato la sua nuova “Zero-carbon Philosophy” che dettaglia, da qui al 2040, i passi che permetteranno a Xiaomi di ridurre del 98% le proprie emissioni inquinanti.
Xiaomi ritiene di avere la responsabilità di contribuire a contrastare il cambiamento climatico attraverso nuove tecnologie ed efficienza operativa. L’azienda è determinata a fare la sua parte per accelerare la transizione globale verso un’economia a zero emissioni, inserendo elementi rispettosi del clima nel processo di progettazione e consegna dei suoi prodotti più innovativi.
L’obiettivo della “Zero-carbon Philosophy” di Xiaomi è quello di migliorare le prestazioni e l’accessibilità dei propri device e servizi, riducendone al contempo la carbon footprint. Xiaomi continuerà a incrementare l’uso di tecnologie a basse emissioni di carbonio per creare un impatto climatico positivo e promuovere stili di vita più ecologici e una società a basse emissioni di carbonio.
I passi che porteranno Xiaomi al 98% di riduzione delle emissioni entro il 2040
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Ha fissato infatti il suo primo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nel 2021, con la volontà di ridurre le emissioni pro capite del campus del 4,5% entro il 2026, rispetto all’anno di riferimento 2020. Il 31 dicembre 2022, l’azienda aveva già raggiunto una riduzione del 21,12% delle emissioni pro capite rispetto all’anno di riferimento.
Per sostenere l’aspirazione globale di raggiungere la carbon neutrality globale dell’azienda entro il 20503, Xiaomi si impegna a ridurre le proprie emissioni di gas serra di ambito 1 e 24 nelle seguenti modalità:
- entro il 2030, riducendo le emissioni di gas serra dei suoi principali segmenti operativi di almeno il 70% rispetto all’anno di riferimento;
- entro il 2040, riducendo le emissioni di gas serra dei principali segmenti operativi di almeno il 98% rispetto al livello dell’anno di riferimento, con le condizioni preliminari per arrivare a un livello di emissioni nette pari a zero;
Ciò che non viene detto
Le iniziative di Xiaomi e altre aziende di ridurre le emissioni dalle proprie operazioni sono ammirevoli ma suonano molto come un tentativo di greenwashing. Ciò che quasi nessuno ammette è che per ridurre seriamente le proprie emissioni e i rifiuti elettronici che vengono creati ogni anno, basterebbe semplicemente una cosa: ridurre effettivamente la produzione (e non produrre schede su quanto inquina un nuovo smartphone) e supportare per più anni smartphone e altri dispositivi con aggiornamenti software garantiti.
Chiaramente ciò andrebbe contro gli interessi economici delle big tech.